venerdì, agosto 30, 2019

ALFONSO GIORGIO, 2 ESPOSTO DENUNCIA/QUERELA







AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
ALFONSO BONAFEDE
bonafede_a@camera.it

AL MINISTRO DELL’INTERNO
MATTEO SALVINI

ALLA C/A DEL
PREFETTO DI SALERNO
giuseppe.forlenza@interno.it
arnaldo.agresta@interno.it

ALLA C/A DEL
PREFETTO DI NAPOLI

Esposto/Denuncia Querela
Il sottoscritto:
Giorgio Alfonso, nato a Nocera Inferiore (SA) il 03/03/1978 e residente a Pagani (SA) in via Filettine n. 35 pal. A1, in qualità di Cittadino e politico di Pagani espone quanto segue:

Come già avevo evidenziato nel mio Esposto/Denuncia del 23.06.2019, nei confronti del Presidente della Commissione Elettorale, del Comune di Pagani, On Giudicante Gustavo Denise, anche stamattina, 28 Giugno, alla proclamazione dei Consiglieri eletti, fatta con molta calma a differenza della addirittura anticipata proclamazione al 13 Giugno per il Sindaco, il suo comportamento è stato di assoluta indifferenza, avverso ad una situazione creata dal suo mancato controllo e che avrebbe dovuto risolvere con l'annullamento della proclamazione per sopravvenuta INCANDIDABILITÀ accertata da Sentenza di Cassazione e secondo quanto previsto dalle Leggi Vigenti e riportate nel mio esposto.
Ma avvilente è stato il seguito alla proclamazione dei Consiglieri eletti, dove si è assistito, allo spettacolo, di come venga irrisa, da parte del Sig. Gambino e dei suoi eletti, la Sentenza della Cassazione N.15725/2019, che lo dichiara IRRIMEDIABILMENTE “INCANDIDABILE” fatto da brindisi e sparo di fuochi d'artificio.
Comportamento anomalo anche in virtù dell'Art. 16 della L.235/2012 che recita:
“anche per il procedimento di dichiarazione in caso di INCANDIDABILITÀ sopravvenuta, si applicano anche alle INCANDIDABILITÀ, non derivanti da Sentenza Penale di condanna, disciplinate dagli articoli 143, comma 11, e 248, comma 5, del D.lgs N.267/2000”.
Come non è concepibile, l'arroganza e l'indifferenza, tenuta dal Sig. Gambino ed i suoi fedelissimi, a fronte della missiva della Prefettura di Salerno, a firma del Vice Prefetto Giuseppe Forlenza, inviata al Segretario Generale e circolata liberamente, dove veniva inequivocabilmente e perentoriamente, sancito, che il Sindaco, neoeletto, del Comune di Pagani “DECADEVA DI DIRITTO DALLA CARICA DI SINDACO”, con l'aggiunta, di un severo monito, all'impossibilità, per lo stesso di nominare la giunta con conseguente applicazioni di quanto previsto dagli Art. 53 e 141 del D.lgs N.267/2000.
Richiamo normativo quello degli Art. 53 e 141 che disciplinano lo scioglimento del Consiglio Comunale e che dovrebbe presupporre che sia l'atto successivo, in quanto la decadenza per il Sig. Gambino, è avvenuta “L'11 GIUGNO 2019” e non esiste normativa che la “DECADENZA DI DIRITTO” avvenuta con Sentenza definitiva della Cassazione, debba essere dichiarata da una autorità terza (Amministrativa o Giudiziaria) così come non avviene per il decesso o dimissione del Sindaco e così come stabilito dall'art 53 che riporto;
Art. 53:
In caso di impedimento permanente, rimozione, decadenza o decesso del sindaco o del presidente della provincia, la giunta decade e si procede allo scioglimento del consiglio situazione illegale che si arricchirà, quando, sicuramente, i consiglieri di maggioranza, convocati per domenica 30 Giugno alle ore 20.30 per il primo Consiglio Comunale, voteranno l'eleggibilità del Sig. Gambino, nonostante siano al corrente ed informati, della intera vicenda, della relativa Sentenza e della nota della Prefettura sulla sua “INCANDIDABILITÀ” e quindi, conseguente “INELEGGIBILITÀ”.
Per quanto premesso e qualora si dovesse palesare l'abuso commesso dai consiglieri neo eletti nel votare una “PALESE INELEGGIBILITÀ” con questa mia lettera, invito, gli Organi in indirizzo, all'applicazione del comma 7 dell'Art. 141 del D.lgs N.267/2000, che attribuisce al Prefetto (NELLE MORE DELLO SCIOGLIMENTO) l'unica procedura applicabile e cioè quella di nominare un Commissario Prefettizio per la provvisoria amministrazione dell'Ente, confidando, sperando e credendo, come già evidenziato nella mia denuncia, che NOI CITTADINI, per vedere rispettata ed applicata una Sentenza della Cassazione, non dobbiamo ricorrere al TAR ed al CONSIGLIO di STATO ma confidare nelle Istituzioni e nella semplice applicazione delle leggi vigenti e nella fattispecie, NON INTERPRETABILI.
ALLEGO: Documenti di riconoscimento
Sentenza di Cassazione N.15725/2019
Lettera della Prefettura di Salerno


Pagani li, 30/06/2019

Alfonso Giorgio

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