AL SINDACO DEL COMUNE
DI PAGANI
AL SIG: DONATO
PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO
COMUNALE
AI CONSIGLIERI
COMUNALI
OGGETTO: MODIFICA
STATUTO “CARMINELLO AD ARCO”
Il sottoscritto:
Giorgio Alfonso, nato a Nocera Inferiore (SA) il 03/03/1978 e residente a Pagani
(SA) in via Filettine n. 35 pal. A1, in qualità di Cittadino di Pagani e quale
componente del Partito dell’Italia dei Valori di Pagani.
EXCUSATIO NON PETITA ACCUSATIO
MANIFESTA
Don
Flaviano CALENDA E COMPANY, hanno cercato affannosamente, di giustificare la
modifica apportata allo Statuto della Fondazione “Carminelo ad Arco”.
Per
fare tutto ciò hanno dovuto stravolgere la realtà esistente, travisando gli
stessi atti da loro partoriti.
HO
IL DOVERE DI FAR CONOSCERE AI MIEI CONCITTADINI CON CHI HANNO A CHE FARE.
A
tal uopo mi limiterò a far riferimento ai fatti desunti degli atti esistenti
che sono opera del loro scibile e che oggi vengono da loro mistificati con uno
sproloquio basato sulla menzogna.
Caro
don Flaviano CALENDA ti potevi risparmiare quest’ulteriore brutta figura,
bastava che avessi accettato il confronto pubblico e contestare le mie
affermazioni.
Se
poi il tuo abito non consentiva un dibattito con dei civili, potevi servirti di
un laico, come il Sig. RITO MARCONE, il Sig. ELETTORE o il Sig. VIOLANTE, che
certamente uno di questi è del tuo stesso spessore culturale ed operativo.
Per
coloro i quali vogliono avere un quadro obiettivo della vicenda, riporto
dapprima quanto detto da don Flaviano CALENDA E COMPANY nello sproloquio e poi
metterò in risalto “LE FALSITÀ E LE CONTRADDIZIONI ARTATAMENTE PROPINATE AI
PAGANESI”.
DA
RIGO N. 48 DELLO SPROLOQUIO
RECITA
"Non
ha interessato il Consiglio d'amministrazione che resta sempre di nomina del
Comune di Pagani, ma ha solo istituito un secondo organo che è il CONSIGLIO
DIRETTIVO con funzioni esclusivamente di controllo, con gratuità delle cariche
e di nomina del VESCOVO DELLA DIOCESI DI NOCERA INFERIORE-SARNO e del quale gli
attuali componenti del Consiglio d’Amministrazione ne avrebbero fatto parte
solo per ragioni di natura TECNICO - AMMINISTRATIVA E LIMITATAMENTE al periodo
intercorrente tra la nomina del nuovo Consiglio d’Amministrazione da parte del
Comune e la nomina del Consiglio Direttivo da parte del VESCOVO”.
“Povero
VESCOVO DELLA DIOCESI DI NOCERA INFERIORE-SARNO tirato in ballo solo per
impressionare gli allocchi”.
Questa
giustificazione è di una falsità assoluta.
L'art.
6 dello statuto modificato il 30 gennaio 2013,
RECITA
il
consiglio direttivo è composto da:
CALENDA
Flaviano ecc...
PANDOLFI
Antonio deceduto ecc.
RITO
MARCONE Alfonso ecc...
VIOLANTE
Vincenzo ecc...
ELETTORE
Cristian ecc...
Coloro
che hanno realizzato la trasformazione dell'Ente da IPAB A FONDAZIONE in
ottemperanza alle norme dettate dal decreto LEGISLATIVO 4 MAGGIO 2001 N. 207.
Gli
appartenenti al Consiglio Direttivo hanno durata vitalizia e qualora venga a
mancare uno di loro, per dimissioni, malattie, impedimenti vari o decesso, il VESCOVO
DELLA DIOCESI DI NOCERA INFERIORE-SARNO procede alla nomina d’altro soggetto
che eserciterà le prerogative ed i diritti previsti per i Membri del Consiglio
Direttivo.
In
nessuna parte dell'art. 6, per quanto ci si sforzi di leggere, è riportato che
i suddetti magnifici cinque, restano in carica fin, quando il VESCOVO DELLA DIOCESI
DI NOCERA INFERIORE-SARNO provvederà a nominarne altri, anzi si specifica con dovizia
che essi, avendo realizzato la trasformazione da IPAB A FONDAZIONE, di fatto si
sono auto-trasformati in Consiglio Direttivo con durata vitalizia.
Il
VESCOVO DELLA DIOCESI DI NOCERA INFERIORE-SARNO è deputato a nuova nomina solo
in casi di decesso, impedimenti vari, malattie o (sic.) dimissioni.
Caro
don Flaviano CALENDA vista la sua convinzione e conversione alla chiesa
cattolica, la deve smettere di raccontare bugie perché è un reato gravissimo,
la domanda è, perché dirle? Qual è l’interesse? E perché questa fregola di
restare in sella?
Sulla
gratuità delle cariche poi riportiamo l'art. 12:
"Tutte
le cariche sono gratuite, salvo il rimborso delle spese per lo svolgimento
dell'Ufficio e salvo l'eventualità di compensi, se deliberati dal Consiglio
Direttivo, per incarichi relativi ad attività non connesse con la carica, il
tutto nei limiti indicati dall'art. 10, sesto comma del citato D.lg. n.
460/1997.
Si
prevede un gettone di presenza ad ogni riunione del Consiglio d’Amministrazione
e del Consiglio Direttivo.
Alla
luce di quest’ art. 12, vorremmo capire se la gratuità delle cariche fosse una
cosa reale o una volgare mistificazione.
Se
davvero pensavano di non voler alcun compenso perchè varare l'art. 12?
Anche
in questo caso caro Flaviano CALENDA E COMPANY potevate evitare di
giustificarvi.
Con
riferimento poi al NEFASTO PASSATO, a quale passato si riferiscono? quello che
determinò le dimissioni del PRESIDENTE TORTORA, oppure a qualche altra cosa?
Se
siete a conoscenza d’atti contro il pubblico interesse ed a favore di privati,
avete l’obbligo di denunciare tutto alle autorità competenti.
Inoltre,
rammentiamo al prete don Flaviano CALENDA che da quasi un decennio (NEFASTO
PASSATO) i componenti del Consiglio d’Amministrazione sono sempre gli stessi.
Vedi VIOLANTE-RITO MARCONE-il fu PANDOLFI-ELETTORE-CALENDA.
Quello
che poi fa più ridere (RISO AMARO), è la sfrontatezza di dire che il Consiglio
Direttivo è stato istituito solo per funzioni di controllo.
Controllo
a chi?
Ai
prossimi componenti eletti dal Consiglio comunale?
Hanno
paura che il Sindaco e consiglieri scelgano dei farabutti?
Bella
stima hanno del Consiglio Comunale di Pagani.
Ma
tornando al Consiglio Direttivo, esso ha l’obbligo di partecipare ai Consiglio
di amministrazione con funzione consultiva vincolante, di ratificare tutte le
delibere del consiglio di amministrazione, ratifica obbligatoria per
l'efficacia dell'atto.
Il
Tesoriere è nominato dal Consiglio Direttivo?
Tutto
questo è sancito nella modifica dello Statuto, operato da don Flaviano CALENDA E
COMPANY.
Per
don Flaviano CALENDA E COMPANY, la nomina del consiglio di amministrazione da
parte dell'Ente, si trasforma di fatto in un semplice ed insignificante
organismo, DA PERFETTI UTILI IDIOTI, che forse servono solo da paravento al
Consiglio Direttivo, unico e vero DOMINUS DELLA FONDAZIONE.
L’ultima
trovata del prete don Flaviano CALENDA E COMPANY, al danno si aggiunge la
beffa.
Il
prete don Flaviano CALENDA E COMPANY con la sua compagnia di ventura,
annunciano di voler cambiare di nuovo lo Statuto facendo capire che tale
cambiamento sarà fatto per appagare un desiderato del Sindaco.
Il
nuovo cambiamento, non consiste nell’annullare quello del 30/01/2013, bensì
ridurre la durata del Consiglio Direttivo a cinque anni, fermo restando che per
i prossimi cinque componenti che dovranno essere nominati gli attuali quattro rimangono
in sella, con l’aggiunta del 5 membro nominato dal VESCOVO, al posto del fu
dott. PANDOLFI.
I
poteri del Consiglio Direttivo, però non si toccheranno.
Il
Consiglio d’amministrazione, nominato dal Consiglio Comunale è svuotato di
qualsiasi potere.
Se
questo è vero ci troviamo in pieno “SCEMICOMIO”.
Può
il Sig. Sindaco consentire che l’Ente sia ridotto a pura stampella per i
desiderati di privati?
Può
un’intera comunità essere mortificata, oltraggiata e usata per un assalto alla
diligenza?
Può
il Consiglio Comunale sopportare tutto ciò?
Che
dice a tutto ciò il Sig. DONATO, quale Presidente del Consiglio?
Altra
strada deve essere praticata.
Ordine
tassativo da parte del Sindaco di eliminare immediatamente ed integralmente la
modifica allo Statuto del gennaio 2013.
Nel
caso quest’ordine fosse disatteso entro i “15gg”, chiedere alla REGIONE
CAMPANIA (ORGANO DI CONTROLLO DELLE FONDAZIONI) di commissariale immediatamente
la FONDAZIONE, in quanto gli attuali amministratori si trovano in condizione di
prorogazio già da oltre 8 mesi.
Di
poi far verificare dalla Regione Campania la validità giuridica di quanto
deliberato dal prete don FLAVIANO CALENDA E COMPANY.
Ed
infine nominare i propri rappresentanti in seno al Consiglio d’Amministrazione.
Per
amor di carità cristiana non andiamo oltre, ma un ultimo consiglio al prete don
Flaviano CALENDA E COMPANY, il messaggio del Vangelo si pratica dando l’esempio
e si attua come fece S, FRANCESCO che si privò di tutti i suoi averi a favore
dei poveri.
La
carità pelosa offende il messaggio evangelico.
Un
consiglio spassionato a S.E. VESCOVO DELLA DIOCESI DI NOCERA INFERIORE-SARNO,
che nei momenti topici è citato dal prete don Flaviano CALENDA, non si faccia
trattare da uomo di paglia e buono per tutte le stagioni, faccia il buon
pastore e protegga il suo gregge dai falsi profeti che si travestono da agnelli
per poter meglio tosare gli ingenui e creduloni fedeli.
Pagani li, 14/07/2015
Alfonso Giorgio
_________________________
COMPONENTE
IDV PAGANI