giovedì, novembre 02, 2023

ALFONSO GIORGIO: ESPOSTO DENUNCIA/QUERELA, CARMINELLO AD ARCO, CORPO DI CRISTO, LOCULI CIMITERIALI, MENSA TOMMASO FUSCO




LAVORI ESEGUITI NELLA CHIESA CORPO DI CRISTO SENZA AUTORIZZAZIONE














ARTICOLI 











ATTO DI VENDITA DEI TERRENI










DENUNCE PRESENTATE







RICHIESTA CONSEGNA DELLA MENSA TOMMASO FUSCO


COMUNICATI STAMPA





AL PROCURATORE CAPO DELLA

PROCURA DELLA REPPUBLICA

DDA DI SALERNO

 

ALLA PROCURATORE CAPO DELLA PROCURA

DELLA REPUBBLICA

PRESSO IL TRIBUNALE DI NOCERA INFERIORE

 

ALLA C/A DELLA PROCURA DELLA

CORTE DEI CONTI DI NAPOLI

procura.regionale.campania@corteconti.it

segr.procura.regionale.campania@corteconti.it

 

ESPOSTO DENUNCIA/QUERELA

Il sottoscritto:

Giorgio Alfonso, nato a Nocera Inferiore (SA) il 03/03/1978 e residente a Pagani (SA) in via Filettine n. 35 pal. A1, in qualità di Cittadino e politico di Pagani, espone quanto segue:

Richiesta d’integrazione alle denunce presentate in data 18.11.2014, 09.11.2015, 18.04.2016, 15.10.2016, 21.08.2019 alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore.

Il Dott. Gaito nella veste di presidente della “FONDAZIONE CARMINELLO AD ARCO” ha fatto pubblica denuncia tramite la stampa e a quanto mio sapere, anche presso la Procura della Repubblica di Nocera Inferiore.

Il Dott. Gaito ha dimostrato che ero nel giusto quando denunciavo il deplorevole, truffaldino e indegno modo di gestire l’Ente “FONDAZIONE CARMINELLO AD ARCO” da parte del CDA e fra essi anche il prete Don Flaviano Calenda, soprannominato Business Man.

Il CDA e Don Flaviano all'epoca avevano tentato di stravolgere la volontà del Conte Pignataro, fondatore dell’Ente “FONDAZIONE CARMINELLO AD ARCO”, tutto teso per i propri tornaconti e arricchimenti personali e soddisfare i propri appetiti, senza dimenticare che furono proprio loro a modificare lo statuto per diventare amministratori a vita.

Quello che mia lascia allibito di tutta questa vicenda, è il fatto che il promotore di questa infamia gestione, è un noto rappresentante del clero il “prete Don Flaviano Calenda” già coinvolto nell’inchiesta giornalistica DELLE IENE SU ITALIA 1, PER LA VENDITA DEI LOCULI CIMITERIALI A 9 MILA EURO L’UNO CON PREZZI DA STROZZINAGGIO.

Le numerose denunce del sottoscritto presentate presso la Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, tentava solo di riportare l’onore del Paese e mettere in risalto la pochezza e nefandezza del prete imprenditore Business Man Don Flaviano Calenda.

Va inoltre rimarcato, che all’epoca fu presentata ulteriore denuncia alla Procura, in quanto alla fine del mandato di gestione da parte del prete Don Flaviano, mancavano all’appello del patrimonio dell’Ente “FONDAZIONE CARMINELLO AD ARCO” opere d’arte e oggetti sacri, oltre alla vendita di terreni per oltre un milione Euro, più i tanti affitti riscossi.

Il CDA e Don Flaviano, sono gli artefici della vendita a basso costo degli appezzamenti di terreni, patrimonio dell’Ente “FONDAZIONE CARMINELLO AD ARCO”.

Qualcuno si domandò e si domanda ancora, chi fece da intermediario su tale vendita?

Chi fece la cresta su tale vendita?

Quel giro di centinai e centinai di migliaia di euro a chi sono e a cosa sono serviti?

Il Sindaco è a conoscenza, come lo siamo tutti, di questa vicenda, perché non interviene immediatamente con una convocazione del consiglio comunale e con inchiesta ispettiva presso la “FONDAZIONE CARMINELLO AD ARCO”?

Perché il Sindaco non fa luce su quanto è successo per appurare tutti i reati commessi dal CDA e da Don Flaviano?

Forse San Michele Arcangelo che parla con il Sindaco, gli ha suggerito in sogno di non intervenire e proteggere qualche amico che è coinvolto nella vicenda “FONDAZIONE CARMINELLO AD ARCO”?

I paganesi debbono sapere con chi hanno a che fare e chi li rappresenta?

Fuori gli speculatori?

Fuori gli intrallazzieri?

Chi sono gli individui che hanno saccheggiato la “FONDAZIONE CARMINELLO AD ARCO”?

Perché costoro non sono stati ancora smascherati e allontanati dalle Istituzioni pubbliche?

Pagani e i paganesi debbono conoscere tutti i nomi degli amministratori corrotti e corruttori che hanno partecipato all’assalto della diligenza della “FONDAZIONE CARMINELLO AD ARCO”?

Pagani ha bisogno di fatti concreti, non di un Sindaco che sogna e parla con i Santi.

Concludo, il Don Flaviano Calenda, visto che, si proclama paladino della Giustizia, facendosi passare per un prete per bene, dimenticandosi di tutti i reati che ha commesso con gli scandali:

ü  “LOCULI CIMITERIALI VENDUTI A 9 MILA EURO L’UNO INCHIESTA DELLE IENE ITALIA1”;

ü  “FONDAZIONE CARMINELLO AD ARCO” VENDITA DI TERRENI E AFFITTI INCASSATI SENZA RENDICONTAZIONE, MENSA DEI POVERI, CHE SOLO OGGI METTO A CONOSCENZA DI TUTTI I LAVORI FATTI SENZA AUTORIZZAZIONE DEL COMUNE DI PAGANI;

ü  “CHIESA CORPO DI CRISTO” LAVORI ESEGUITI SENZA AUTORIZZAZIONE DEL COMUNE DI PAGANI E DELLA SOPRINTENDENZA.

Pagani è un Paese sfortunato, i delinquenti veri ci mettono la faccia e vanno in galera.

Le persone perbene, esempio, amministratori comunali, uomini della chiesa, sono protetti e venerati dal popolo, Magistratura e Istituzioni senza essere arrestati, pur sapendo che commettono reati penali tutti i giorni.

Un Paese che gira al contrario?

La domanda sorge spontanea, perché la Magistratura e le Istituzioni sono clementi con loro?

Perché non vengono mai arrestarli anche quando commettono reati in flagranza?

Perché i delinquenti veri devono pagare per tutti loro?

Questi signori del CDA insieme a Don Flaviano Calenda hanno commesso numerosi reati penali, presso la “FONDAZIONE CARMINELLO AD ARCO”, e “MENSA DEI POVERI”, ma nessuno di loro è in galera, anzi vivono una vita serena in libertà.

Don Flaviano Calenda ha commesso numerosi reati penali sullo scandalo “LOCULI CIMITERIALI VENDUTI A 9 MILA EURO L’UNO, COME DA INCHIESTA GIORNALISTICA DELLE IENE ITALIA 1”, anche in questo caso, nessuno va in galera, anzi il prete vive una vita serena in libertà.

In attesa che la Magistratura faccia il suo corso e chiarezza su due vicende importantissime, “FONDAZIONE CARMINELLO AD ARCO” e “LOCULI CIMITERIALI VENDUTI A 9 MILA EURO L’UNO, COME DA INCHIESTA GIORNALISTICA DELLE IENE ITALIA 1”.

Sono anni che questa Procura di Nocera Inferiore non ha affrontato il problema chiamato Comune di Pagani?

Quello che dico è acclarato da atti documentati e non chiacchiere da marciapiede?

Speriamo che questa volta la Magistratura non si gira dall’altra parte come ha fatto negli ultimi 15 anni.

Mi riservo di costituirmi parte civile nell’eventuale accertamento da parte Vostra di azioni penali e di danni erariali provocati.

Ai sensi dell’Art.406, comma 3 c.p.p., di essere informato dell’eventuale richiesta di proroga delle indagini preliminari, nonché, ai sensi dell’Art.408, comma 2 c.p.p., circa l’eventuale richiesta di archiviazione.

 

ALLEGO CD ROM CONTENENTE 36 DOCUMENTI

 

Pagani li, 30/10/2023

 

 

Alfonso Giorgio