COMUNICATO
STAMPA DI ALFONSO GIORGIO
“LA REPUBBLICA DELLE
BANANE È QUI”
La farsa si è conclusa e non poteva non a caso, svolgersi su un
palcoscenico.
GAMBINO ha umiliato l’aula consiliare ufficiale ed ha scelto la
sala cinema, per avere una platea più vasta che lo acclamasse.
Purtroppo in questo luogo non si è svolta solo una farsa, ma un
vero e proprio dramma, dove si è consumato l’assassinio della Legalità e della
Trasparenza.
Da oggi, però, sappiamo tutti, dove si trova la REPUBBLICA DELLE
BANANE.
GAMBINO ce ne ha dato le coordinate ed è in ITALIA e precisamente
a PAGANI.
Con un aggravante insormontabile, che mentre nella fantasiosa
REPUBBLICA DELLE BANANE non esistono le Leggi e quindi ognuno fa ciò che gli
pare e piace, a PAGANI le Leggi esistono ma non si devono Rispettare, per
scelta o per vendetta.
Questo è la volontà di GAMBINO e di tutti quelli che nella seduta
di consiglio comunale hanno assentito al fare del BAMBINELLO una Vittima e non
un Carnefice.
L’episodio dell’aggressione di un componente della minoranza, da
parte di facinorosi gambiniani, la dice lunga sul clima che si respira
in Città e sta a dimostrare che ci aspettano tempi bui e pericolosi.
In merito a questa volgare deprecabile azione vorremmo che il
Generale dei Carabinieri tal On. CIRIELLI, che quanto dicono, era presente
nella sala cinema, si esprimesse e prendesse le distanze dall’accaduto, oppure
ci motivasse perché non intervieni sulla vicenda.
Saremmo curiosi di sapere, sempre in merito allo stesso episodio,
dai vari Leghisti, Fratelli D’Italia e Forza Italia presenti in aula, cosa ne
pensano?
Tacciono perché troppo intenti contro i poveri cristi mentre la
violenza e le porcate dei loro amici sono ammissibili, anzi da applausi?
La ciliegina sulla torta non poteva non mancare, D’ONOFRIO e DE
PRISCO hanno votato la loro eleggibilità e quella di GAMBINO, pure se
candidamente hanno dichiarato di non aver pagato i danni erariali emessi dalla
Corte dei Conti, quindi di essere loro stessi incandidabile ed ineleggibili.
In qualsiasi altro Paese l’ammettere di essere incompatibili ne
sanciva l’immediata esclusione dal civico consesso. Invece con quest’atto e con
l’assenso di GAMBINO e soci, non saranno correi in quest’offesa delle Leggi e
norme vigenti, visto che, addirittura il sindaco, consapevole della sua
Sentenza di Cassazione Definitiva ha votato egli stesso la sua elegibilità e
menomale che il suo ruolo. È quello di garante delle Leggi.
Pagani 05/07/2019
Vi chiedo la cortesia di
diffondere e pubblicare grazie.
Alfonso Giorgio