lunedì, giugno 17, 2019

ALFONSO GIORGIO: COMUNICATO STAMPA DI ALFONSO GIORGIO “AL PEGGIO NON C’È MAI FINE”

COMUNICATO STAMPA DI ALFONSO GIORGIO

“AL PEGGIO NON C’È MAI FINE”

La Sentenza della Cassazione, che statuisce l’incandidabilità del cittadino Gambino, riporta Pagani ad una situazione che non merita.
Non possiamo sapere quale sarà la decisione del Prefetto, vista la difficoltà ad avere leggi chiare in Italia, ma certamente, a prescindere da simpatie e antipatie, da posizioni politiche e non, Alberico Gambino sa di essere amato da questo Paese e non doveva usarlo per avere una collocazione e visibilità politica per i prossimi anni.
Cosa gli costava aspettare civilmente l’atteso esito del suo stesso ricorso.
Non è possibile che una Sentenza così importante per il suo futuro politico, abbia tentato di far rinviare il processo, il giorno 24 Aprile con una rinuncia del mandato ai propri difensori, dimenticando “forse” che la data era già stata emessa il 16 Maggio.
È possibile mai che i suoi legali gli abbiano nascosto la pubblicazione della Sentenza uscita l'11 Giugno? E se anche fosse, la mattina del 13 Giugno giorno della proclamazione il quotidiano La Città ha riportato un articolo dove si parlava della Sentenza uscita l’11 Giugno che lo riguardava, perché, non lo ha riferito al giudice della proclamazione per la valutazione della sua posizione?
Il rispetto dell'essere diventato grazie ai suoi elettori, Sindaco e quindi garante delle Leggi sul territorio lo doveva contraddistinguere e rafforzare per tutte le disgrazie avute nel passato, invece è ricaduto nella menzogna.
Capisco che a nessuno piace perdere o rinunciare a quello che era una rivalsa per il passato.
Se si vuole essere sempre, i “primi” si deve essere rispettosi sempre di tutto e di tutti.
A questo punto avremmo sperato che la politica, (quella vera), si fosse riappropriata del proprio ruolo e avrebbe attivato quanto in suo potere per ridare dignità e prestigio ad un Paese umiliato e martoriato da oltre 20 anni, senza aspettare la decisione degli Organi di Stato.
È obbligo, per un Paese civile dare Immediatamente risposte serie e concrete.
La speranza è l’ultima a morire e ci auguriamo che le Istituzioni, colmino il colpevole vuoto legislativo e velocemente ridiano dignità e prestigio a Pagani e soprattutto un’amministrazione che lo risollevi dalla grave crisi economica che vive.

NOTA BENE:
Articolo 143, Scioglimento dei consigli comunali e provinciali conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso o similare. Responsabilità dei dirigenti e dipendenti.)
COOMA 11. (Fatta salva ogni altra misura interdittiva ed accessoria eventualmente prevista, gli amministratori responsabili delle condotte che hanno dato causa allo scioglimento di cui al presente articolo non possono essere candidati alle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali, che si svolgono nella regione nel cui territorio si trova l'ente interessato dallo scioglimento, limitatamente al primo turno elettorale successivo allo scioglimento stesso, qualora la loro incandidabilità sia dichiarata con provvedimento definitivo.
Ai fini della dichiarazione d'incandidabilità il Ministro dell'interno invia senza ritardo la proposta di scioglimento di cui al comma 4 al tribunale competente per territorio, che valuta la sussistenza degli elementi di cui al comma 1 con riferimento agli amministratori indicati nella proposta stessa. Si applicano, in quanto compatibili, le procedure di cui al libro IV, titolo II, capo VI, del codice di procedura civile.

Pagani 18/06/2019

Vi chiedo la cortesia di diffondere e pubblicare grazie.


Alfonso Giorgio