COMUNICATO
STAMPA DI ALFONSO GIORGIO
“PAGANI, UN PAESE
SENZA LEGGE”
Avevamo sempre saputo ed eravamo sempre convinti che il Sindaco di
un Paese era depositario della Legalità, Trasparenza, nonché il paladino per il
rispetto delle Leggi che regolano la nostra vita associativa.
Quanto è accaduto finora, invece sta dimostrando che a Pagani
l’attuale nonché forse quasi decaduto Sindaco è tutt’altro che il difensore
delle Norme e Leggi Vigenti, anzi le sta contestando ed umiliando.
L’ultimo consiglio comunale, costui ha trasformato la sala teatro
in un palcoscenico per processare pubblicamente i Giudici della Cassazione che
si sono permessi, di non ritenerlo degno di candidarsi alla carica di sindaco.
Fatto gravissimo e che dovrebbe far riflettere tutte le persone
che hanno a cuore la democrazia e il rispetto delle Autorità Superiori.
Non si può, nè si deve, tentare di mettere alla berlina un organo
cardine del nostro sistema giudiziario.
Perché, qualora si facesse, bisogna mettere in discussione anche i
passati processi dove il Gambino è stato fortemente aiutato dalla stessa magistratura.
Se questo è la normalità, possiamo invitare, tutti coloro che sono
stati condannati in Cassazione a fare residenza a Pagani, tanto qua esiste
l’immunità perenne senza se e senza ma, con un unico obbligo, di candidarsi e
farsi eleggere dal popolo perché, il popolo è sovrano.
Povera Pagani, in mano a quale gente sei caduta.
Tutto quanto sta accadendo, sta andando bene per un manipolo di
uomini senza spina dorsale e pudore politico, i quali, pur di sedere tra i
banchi di un consiglio comunale svilito e vilipeso hanno svenduto la propria
dignità politica mantenendo il moccolo ad un essere che per appagare la sua
smisurata voglia di potere si mette sotto i piedi la giustizia, la democrazia e
quanti la servono con onore e sacrifici.
Che dire dei partiti presenti in consiglio comunale, FRATELLI
D’ITALIA, LEGA e FORZA ITALIA, si commentano da soli.
Il dispiacere più grande è quello del Presidente del Consiglio,
Enza FEZZA, che ha cominciato male il suo ruolo e non si capisce perché abbia
accettato di agire in spregio alle Leggi mortificando i consiglieri comunali di
opposizione senza inviare con urgenza l’atto ricevuto e protocollato alle ore
13.05 del 19 Luglio 2019.
Non sappiamo se questo agire può o non essere attenzionato dalla
stessa Procura, autrice del documento.
Il presidente del Consiglio ha cominciato proprio bene
quest’avventura, chi vivrà vedrà.
Pagani 22/07/2019
Vi chiedo la cortesia di
diffondere e pubblicare grazie.
Alfonso Giorgio