mercoledì, novembre 02, 2016

ALFONSO GIORGIO: ESPOSTO/DENUNCIA CASA ABUSIVA DOVE RISIEDE IL BOTTONE, CASA ABUSIVA CONSIGLIERE COMUNALE ESPOSITO







COMUNICATO STAMPA DI GIORGIO IDV

NON TUTTE LE CIAMBELLE RIESCONO COL BUCO

L’abusivismo edilizio del Consigliere Comunale di maggioranza ESPOSITO, sbattuto in prima pagina sul quotidiano “IL MATTINO”, la dice lunga e sancisce ancora una volta che il vecchio detto “CHI VA COL ZOPPO IMPARA A ZOPPIACARE” non sbaglia mai ed è sempre valido.
Il Consigliere Comunale visto che il suo capo “BOTTONE”, ha la residenza in un cespite non in linea con le norme urbanistiche, ha pensato bene di seguirne l’esempio, convinta che anche per Lei dovesse valere la regola “QUANDO HAI IL POTERE POLITICO E AMMINISTRATIVO PUOI FARE QUELLO CHE VUOI”.
Ma come spesso succede, stavolta il diavolo ci ha messo la coda e tutto sta andando a rotoli.
Sebbene il sottoscritto da mesi, abbia ricevuto la documentazione che il PALAZZOTO dove risiede il “BOTTONE” non possiede una concessione edilizia che rispetti le norme urbanistiche.
Dopo attenta riflessione, il sottoscritto sente il dovere e l’obbligo di produrre agli organi competenti una dettagliata denuncia sull’ambiguo percorso che emerge dall’incartamento per il rilascio della concessione edilizia, sull’attuale residenza del “BOTTONE”.
Essa sembra preparata ad arte, solo per appagare i desideri del SINDACO BOTTONE all’epoca componente della triade GAMBINO-BOTTONE-D’ONOFRIO.
Affinché la cittadinanza possa conoscere la realtà, pubblico la denuncia e relativi allegati presentati alla PROCURA DELLA REPUBBLICA E PREFETTO DI SALERNO.

Pagani 02/11/2016

Vi chiedo la cortesia di diffondere e pubblicare grazie.


Alfonso Giorgio
                                                                           COMPONENTE DELLA SEGRETERIA

IDV PAGANI




























ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
DI NOCERA INFERIORE


AL PREFETTO DI SALERNO

Esposto/Denuncia

Il sottoscritto:

Giorgio Alfonso, nato a Nocera Inferiore (SA) il 03/03/1978 e residente a Pagani (SA) in via Filettine n. 35 pal. A1, in qualità di Cittadino di Pagani e quale componente del Partito dell’Italia dei Valori di Pagani, venuto a conoscenza di un fatto gravissimo inerente alla costruzione abusiva del palazzotto dove risiede l’attuale Sindaco BOTTONE.

Sente il dovere di sottoporre agli organi inquirenti L’ITER che è stato adoperato per arrivare alla concessione edilizia dell’attuale residenza del Sindaco.
Esso fu alquanto TRAVAGLIATO ma si concluse, aggirando la legge, nel modo che desiderava il BOTTONE.
È giusto ricordare che il tutto è avvenuto durante la famosa amministrazione (GAMBINO-BOTTONE-D’ONOFRIO).
I frutti della sua forte presenza politica sono evidenti, il palazzotto fu costruito, IN SPREGIO ALLA NORME URBANISTICHE, su un terreno che era stato ASSERVITO per altre concessioni e quindi privo di capacità edificatoria.
Per inquadrare bene la questione bisogna leggere la relazione dell’ufficio redatta da due architetti, CHE RITENEVANO PROBLEMATICA, ANZI IMPOSSIBILE RILASCIARE LA CONCESSIONE EDILIZIA perché le particelle su cui doveva nascere il palazzotto erano state già ASSERVITE per delle costruzioni precedenti.
Mentre l’ufficio tecnico negava la concessione edilizia, allo stesso tempo richiedeva un attento esame dei documenti per appurare definitivamente se la particella su cui era stata richiesta la concessione edilizia non avesse più potenzialità abitativa.
L’amministrazione (GAMBINO-BOTTONE-D’ONOFRIO), al posto di pretendere tali controlli, chiedevano al legale DELL’ENTE COMUNE, (COME FOSSE STATO UN LUMINARE DI URBANISTICA), UN PARERE SULLA QUESTIONE.
Il legale del COMUNE DI PAGANI, in assenza di qualsivoglia accertamento che avesse sancito definitivamente, se le particelle in questione fossero state oggetto già di ASSERVIMENTO, elude la questione chiave e nel suo parere si limita a chiarire “IN TAL SENSO, IL LOTTO, SE NON SATURATO” ……… consegnava la residuale capacità edificatoria.
Conclusione banale e tesa sola ad aggirare il vero quesito che era tutt’altro.
Il “SE” usato è molto eloquente, dimostra che si è evitato scientemente l’accertamento SULL’ASSERVIMENTO DELLE PARTICELLE, visto che erano state usate per concessioni edificatorie, già a suo tempo rilasciate.
Il responsabile del settore urbanistico, visto che il parere DELL’AVV. DELL’ENTE sulla reale problematica era stato evasivo e la risposta si prestava ad appagare le esigenze di uno dei manovratori del potere (BOTTONE), rilasciava immediatamente l’autorizzazione alla costruzione dell’attuale residenza del Sindaco.
Pur sapendo che eventuali illeciti dal punto di vista PENALE sono ampiamente prescritti, non si deve dimenticare che restano in piedi i provvedimenti amministrativi, QUALE ABUSO EDILIZIO AGGRAVATO, perché la concessione edilizia non aveva i requisiti previsti dalle norme edificatorie.
CHIEDIAMO
Alle autorità competenti di intervenire per ristabilire il rispetto della LEGGE.

SI ALLEGANO A SUPPORTO DI QUANTO DETTO:
- PROCEDIMENTO VERIFICA PERMESSO A COSTRUIRE;
- RICHIESTA PARERE AVVOCATO DELL’ENTE;
- INTEGRAZIONE DOCUMENTALE AL PROCEDIMENTO DI VERIFICA DEI REQUISITI;
- VERIFICA REQUISITI AI SENSI DELL’ART. 52 DEL REG. EDILIZIO;
- CONSIGLIO DI STATO, SEZ. IV, 29 AGOSTO 2012, N. 4643
- URBANISTICA: I VINCOLI DI ASSERVIMENTO DI TERRENI 25 AGOSTO 2015
- CONSIGLIO DI STATO, SEZ. IV, 29/02/2016, N. 816

Tutte le sentenze in questione comprovano in modo inequivocabile che anche se cambiasse il regolamento edilizio, le particelle asservite non sono utilizzabili per altre future concessioni edificatorie.


Pagani li, 14/10/2016

Alfonso Giorgio
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COMPONENTE IDV PAGANI