DELLA PROCURA DI NOCERA INFERIORE
ALLA PROCURA DELLA
CORTE DEI CONTI DI
NAPOLI
AL PRESIDENTE DEL
CONSIGLIO
REGIONALE DELLA
CAMPANIA
CONS. REG. D’AMELIO ROSA
AL PRESIDENTE DELLA
GIUNTA
REGIONALE DELLA
CAMPANIA
PRES. DE LUCA
AL SEGRETARIO
GENERALE
DEL COMUNE DI PAGANI
Esposto
Denuncia/Querela
Il sottoscritto:
Giorgio Alfonso, nato a Nocera Inferiore (SA) il
03/03/1978 e residente a Pagani (SA) in via Filettine n. 35 pal. A1, in qualità
di Cittadino e Politico di Pagani, espone quanto segue:
A
seguito dell’articolo pubblicato il 14 agosto 2019 sul quotidiano la Città.
SI CHIEDE
L’Ente
“CARMINELLO AD ARCO” continua ad essere un boccone appetitoso per alcuni
particolari soggetti come il Sig. VIOLANTE.
Costui
già in passato ha fatto parte del consiglio d’amministrazione del “CARMINELLO
AD ARCO” e quella gestione ha avuto più LINEE D’OMBRA che luci splendenti,
tanto che è dovuta intervenire la Regione Campania per portare un pò d’ordine e
soprattutto legalità nella gestione allegra del ricchissimo ENTE BENEFICO.
Con
il ritorno di Gambino Sindaco, il VIOLANTE, diventato ora consigliere comunale
della LEGA sta facendo di tutto per tornare al vecchio posto da cui fu
amaramente spodestato.
Ci
chiediamo, perché costui ci tiene cosi tanto al “CARMINELLO AD ARCO”?
Forse
perché tale gestione per lui come per tutti coloro che ci sono stati o provato
a starci attira come un vaso di miele per le api?
Si
sperava che il nuovo consiglio d’amministrazione, con presidente il
professionista Dott. NELLO GAITO, designato dal Vescovo di Nocera Inferiore e
supportato da un altro noto professionista, Dott. CROCE, portasse alla luce
tutte le magagne nascoste degli ultimi 15 anni, ma purtroppo non si capisce il
perché questi due professionisti ad oggi pur avendo pieni poteri e tutto nelle
loro mani non pubblicano gli atti per dimostrare che la passata gestione ha
sperperato oltre 350 mila euro del ricchissimo ENTE BENEFICO.
Anche
costoro, come tutti quelli che si sono avvicendati, non vogliono pubblicare gli
atti per far sapere alla collettività come stanno le finanze dell’Ente
“CARMINELLO AD ARCO” e se il suo patrimonio è ancora integro o sia stato usato
per fini illeciti ed illegittimi.
Si
precisa che la vecchia gestione era in mano al CALENDA-VIOLANTE ect, senza
dimenticare il segretario CONTALDO, oggi uomo di punta dell'Amministrazione
Gambino ed assessore.
Ci
sono voci che direbbero che la ristrutturazione di alcuni locali e la Mensa di
“DON TOMMASINO” come la chiama il DON FLAVIANO CALENDA è costata la bella cifra
di oltre 120 mila euro e tutto a carico del “CARMINELLO AD ARCO”.
Si
vocifera che le opere sono state realizzate da una ditta senza requisiti e
(senza fatture), ma pagati con i soldi dell’ENTE BENEFICO.
Si
ricorda ancora dei locali occupati, dal VIOLANTE gratuitamente, per fini
strettamente personali senza aver mai versato un solo euro alle casse del
“CARMINELLO AD ARCO” e non si può dimenticare, poi, che lo stesso VIOLANTE ha
usato il chiostro come punto vendita di panini con salsicce e contorni,
utilizzando i bagni a 50 centesimi a persona ed altro, trasformando così il
“CARMINELLO AD ARCO” in una volgare suburra.
Vorremmo
inoltre che diventassero pubblici gli atti di vendita di un cespite del
“CARMINELLO AD ARCO”, che fu a suo tempo motivo di strane operazioni, tanto che
il presidente dell’epoca si dimise denunciando il tutto in consiglio comunale e
si ritirò dalla vita politica per paura di ritorsioni.
Per
quanto se ne sa, il cespite, fu svenduto e l’Ente non ricavò nemmeno il prezzo
di vendita di mercato.
Si
precisa che il tutto è avvenuto nel primo mandato dell’amministrazione Gambino.
Oggi
il VIOLANTE, col ritorno di Gambino Sindaco sta insistendo per tornare in quel
consiglio di amministrazione, si dice in giro che farebbe carte false pur di
sedere di nuovo in quel posto e spodestare gli attuali eletti.
Questa
sua velleità ci lascia pensierosi e preoccupati.
Agli
attuali amministratori un consiglio spassionato e disinteressato ed è quello di
pubblicare tutti gli atti in loro possesso per il bene della collettività, solo
cosi facendo si possono far venire fuori, finalmente, i colpevoli di questo
sperpero di danaro pubblico.
Pagani
li, 21/08/2019
Alfonso Giorgio
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