COMUNICATO STAMPA DI GIORGIO IDV
“GIORGIO IDV, PERPLESSITÀ SULLA LETTERA RICEVUTA DAL COLLEGIO DEI REVISORI.
“GIORGIO IDV, PERPLESSITÀ SULLA LETTERA RICEVUTA DAL COLLEGIO DEI REVISORI.
COMUNICATO STAMPA DI GIORGIO
“Giorgio IDV, perplessità
sulla lettera ricevuta dal collegio dei revisori.
La
risposta del collegio sindacale alle nostre richieste “segnalate più volte, dimostra,
in ogni caso, che sono ben note sia alla gestione allegra commissariale sia ai
revisori dei conti”.
L’esplicita
dimostrazione che esse non erano pretestuose, ma obiettive e finalizzate per scoprire
tutte le angherie che il fu consiglio comunale ha commesso a scapito dei
paganesi.
Quello
che ci offende è che pur riconoscendo le nostre ragioni, lo Stato
commissione prefettizia e lo stesso collegio dei revisori non ha sentito il
dovere d’intervenire e rimuovere gli ostacoli che la sciagurata fu
amministrazione ha frapposto alla legalità e al vivere civile.
Lo
Stato aveva l’obbligo di far capire che le norme vanno rispettate e chi le
viola va perseguitato e messo in condizione di non nuocere più.
Invece
s’è fatto poco o nulla e al di fuori di una semplice ed ordinaria
amministrazione, non abbiamo visto null’altro.
Le
assunzioni clientelari, tramite le famose e fallite partecipate Multiservice-Fondazioni-Istituzioni,
vi sono ancora. Eravamo convinti che la presenza dello Stato avesse agito per
far capire, in modo definitivo, che le leggi non vanno, eluse e raggirate e che
deve essere favorita la meritocrazia e la professionalità. Invece s’è preferito
non muovere niente, mortificando ancor di più tanti giovani preparati e per
bene che non si erano voluti piegare al potente di turno.
Eravamo
convinti che la Stato responsabilizzando coloro che per tornaconto politico
hanno procurato milioni e milioni di euro di danni erariali fossero estromessi
definitivamente dalla cosa pubblica.
Invece
lo Stato, con la sua inerzia e condiscendenza, ha fatto in modo che possano
ancora ripresentarsi drogando in tal modo la competizione elettorale.
Nonostante
tutto penso che lo Stato vero non sia la commissione prefettizia, ma vi siano altri
organi superiori che possano valutare l’operato della stessa.
Leggendo
la lettera del collegio dei revisori noto con rammarico una voce strana
“segreto d’ufficio, art.143 del TUEL, mi rapporto solo agli organi superiori e
commissione ecc, lei è solo un cittadino e un politico.
In
questo caso mi viene da dire una sola cosa alla commissione prefettizia e al
collegio dei revisori, io prego per voi, perché io non ho segreti e nulla da
nascondere anzi sono un libro aperto, visto il mio libro aperto vi rammendo che
ho chiesto agli organi vostri superiori di arrestarvi tutti escluso nessuno, i
reati li troveranno loro in una mia denuncia dettagliata e piena di prove
fondate.
Pagani 03/04/2014