venerdì, agosto 30, 2019

ALFONSO GIORGIO, 1 ESPOSTO DENUNCIA/QUERELA






ALLA C/A DEL
PREFETTO DI SALERNO
giuseppe.forlenza@interno.it
arnaldo.agresta@interno.it

ALLA C/A DEL
PREFETTO DI NAPOLI

AL PROCURATORE CAPO
DELLA PROCURA DI NOCERA INFERIORE


Esposto Denuncia/Querela

Il sottoscritto:
Giorgio Alfonso, nato a Nocera Inferiore (SA) il 03/03/1978 e residente a Pagani (SA) in via Filettine n. 35 pal. A1, in qualità di Cittadino e Politico di Pagani, espone:

Perplessità per il comportamento del Presidente della Commissione Elettorale On. Giudicante Gustavo DANISE, tenuto per le elezioni del Comune di Pagani 2019 e più precisamente per quanto fatto per la Proclamazione dell’13.06.2019 del Sig. Gambino a Sindaco del Comune di Pagani.
Nonostante l'art 12 della L. 235 che recita: qualora la condizione di INCANDIDABILITÀ sopravvenga o sia accertata successivamente alle operazioni di cui al comma 2, la condizione stessa viene rilevata, ai fini della mancata Proclamazione, dall'ufficio preposto alle operazioni di Proclamazione degli eletti e questo principio è ribadito, nella pubblicazione N. 21 del Ministero dell'Interno “ISTRUZIONI PER LE OPERAZIONI DELLA ADUNANZA” all'Art 15, per Gambino, tutto questo non è accaduto.
Ovviamente la Proclamazione fatta, senza una reale urgenza, ha giovato solo al Sig. Gambino penalizzando la nostra Città.
Tutto sarebbe potuto procedere, accertato, documentato e messo agli atti della Commissione Elettorale come previsto dalle norme, se il Presidente della Commissione Elettorale, non avesse anticipato dal 14 Giugno al 13 Giugno 2019 la Proclamazione come aveva dichiarato.
Guarda caso, proprio il 13 Giugno giorno della Proclamazione, il quotidiano locale “LA CITTÀ” apriva in prima pagina con la Sentenza definitiva della Cassazione N. 15275 pubblicata l'11 Giugno 2019 che sanciva definitivamente “L’INCANDIDABILITÀ” di Gambino.
Di tale Sentenza e di tale articolo, se n’è parlato ovunque, specialmente nelle stanze del Comune di Pagani, sin dal mattino e fino a pochi minuti prima della stessa Proclamazione del Sig. Gambino.
Voci di corridoio confermerebbero che la notizia sia arrivata anche al Presidente Danise, il quale abbia letto l’articolo del quotidiano “LA CITTÀ”, ritenendolo non degno di approfondimento, così eliminando i tempi tecnici a chiunque avesse voluto, depositare o denunciare il tutto alla Commissione Elettorale, come previsto dagli articoli precedentemente citati.
Ovviamente si precisa AGLI ORGANI SOPRA INDICATI, che la Proclamazione alla luce dei fatti doveva essere almeno oggetto di riflessione da parte del Presidente, ma che nelle riprese televisive dell'evento dimostra quanta fretta ci fosse nel completare l'iter burocratico.
Per questo riteniamo che la Proclamazione fatta, senza una reale urgenza, abbia giovato solo al Sig. Gambino penalizzando la nostra Città con un’ulteriore messinscena.

Purtroppo questa messinscena gli è riuscita benissimo, perché quando l’emittente locale, “live Pagani” del gruppo Giornale di Salerno, ha chiesto al Sig. Gambino, Lei, è a conoscenza della Sentenza di Cassazione, il Gambino ha dichiarato candidamente di non sapere nulla.
Il paradosso è che il Presidente dell'Adunanza, ad oggi, non ha preso alcuna decisione per il grave errore commesso.
Si precisa che ad oggi poteva optare per l’autotutela, perché non l’ha fatto?
Invece ha preferito usare il metodo fretta e furia per la Proclamazione del Sindaco?
Mentre per la Proclamazione dei consiglieri comunali sta ancora prendendo tempo.
La morale di questa vicenda è che una Sentenza di Cassazione, per noi comuni mortali fosse già stata applicata, mentre, per vederla applicata al Sig. Gambino, si deve ricorrere al TAR o al CONSIGLIO DI STATO, mentre le “ISTITUZIONI PREPOSTE AL CONTROLLO” ripeto le “ISTITUZIONI PREPOSTE AL CONTROLLO” DOVREBBERO APPLICARE LE LEGGI, SE NE LAVANO LE MANI e questo non è il vivere civile in un Paese Democratico, purtroppo l’ITALIA è la Repubblica delle BANANE senza offese.
Per quanto esposto:
CHIEDE
Che la Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, Voglia accertare e valutare se nei fatti, gli atti comportamentali sopra riportati siano rinvenibili fattispecie penalmente rilevanti procedendo, in caso affermativo, nei confronti dei soggetti responsabili.
Con espressa riserva di costituirmi parte civile nell’eventuale successivo procedimento penale.
Ai sensi dell’art. 406, comma 3 c.p.p., di essere informato dell’eventuale richiesta di proroga delle indagini preliminari, nonché, ai sensi dell’art. 408, comma 2 c.p.p., circa l’eventuale richiesta di archiviazione
SI ALLEGA:
DOCUMENTI DI RICONOSCIMENTO
ARTICOLO DEL 13 GIUGNO

Pagani li, 23/06/2019

Alfonso Giorgio


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