ALLA C/A DEL
PREFETTO DI SALERNO
giuseppe.forlenza@interno.it
arnaldo.agresta@interno.it
ALLA C/A DEL
PREFETTO DI NAPOLI
AL SEGRETARIO
GENERALE
COMUNE DI PAGANI
OGGETTO: “IL SINDACO GAMBINO È
INELEGGIBILE”
Il sottoscritto:
Giorgio
Alfonso, nato a Nocera Inferiore (SA) il 03/03/1978 e residente a Pagani
(SA) in via Filettine n. 35 pal. A1, in qualità di Cittadino e Politico di
Pagani:
Visto
che, i partiti hanno abdicato al ruolo di gendarmi della legalità e rispetto
delle norme, riducendosi al solo ruolo di comprimari inutili e spocchiosi.
Inviamo
alla cittadinanza ed invitiamo i consiglieri comunali quelli veri e liberi da
condizionamenti, di prendere atto quanto previsto dal Legislatore ed operare di
conseguenza:
Art. 68 - Perdita delle condizioni
di eleggibilità e incompatibilità
1. La
perdita delle condizioni di eleggibilità previste dal presente capo importa la
decadenza dalla carica di sindaco, presidente della provincia, consigliere comunale,
provinciale o circoscrizionale.
2. Le
cause di incompatibilità, sia che esistano al momento della elezione sia che
sopravvengano ad essa, importano la decadenza dalle predette cariche.
3. Ai fini
della rimozione delle cause di ineleggibilità sopravvenute alle elezioni ovvero
delle cause di incompatibilità sono applicabili le disposizioni di cui al
secondo, terzo, quinto, sesto e settimo comma dell'articolo 60.
Art. 41.
Adempimenti della prima seduta
1. Nella
prima seduta il consiglio comunale e provinciale, prima di deliberare su
qualsiasi altro oggetto, ancorché non sia stato prodotto alcun reclamo, deve
esaminare la condizione degli eletti a norma del capo II titolo III e
dichiarare la ineleggibilità di essi quando sussista alcuna delle cause ivi previste,
provvedendo secondo la procedura indicata dall'articolo 69. (Sentenza del
Consiglio di Stato V sezione 12 Agosto N.1114).
2. Il
consiglio comunale, nella prima seduta, elegge tra i propri componenti la
commissione elettorale comunale ai sensi degli articoli 12 e seguenti del
d.P.R. 20 marzo 1967 n. 223.
Quanto
sopracitato è stato statuito dalle norme vigenti.
Il
consiglio comunale deve comportarsi di conseguenza e cacciare l’intruso.
La
Legge è uguale per tutti e va rispettata, non calpestata.
Questo
strano modo di fare politica ed amministrare è scandaloso, se ne faccia una
ragione e la smetta di trovare cavilli e sotterfugi.
Pagani li, 20/06/2019
Alfonso Giorgio
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