LAVORI ESEGUITI NELLA CHIESA CORPO DI CRISTO SENZA AUTORIZZAZIONE
ARTICOLI
ATTO DI VENDITA DEI TERRENI
DENUNCE PRESENTATE
RICHIESTA CONSEGNA DELLA MENSA TOMMASO FUSCO
COMUNICATI STAMPA
AL PROCURATORE CAPO DELLA
PROCURA DELLA REPPUBLICA
DDA DI SALERNO
ALLA PROCURATORE CAPO DELLA PROCURA
DELLA REPUBBLICA
PRESSO IL TRIBUNALE DI
NOCERA INFERIORE
ALLA C/A DELLA PROCURA DELLA
CORTE DEI CONTI DI NAPOLI
procura.regionale.campania@corteconti.it
segr.procura.regionale.campania@corteconti.it
ESPOSTO
DENUNCIA/QUERELA
Il sottoscritto:
Giorgio Alfonso, nato a Nocera Inferiore (SA) il 03/03/1978 e residente a Pagani
(SA) in via Filettine n. 35 pal. A1, in qualità di Cittadino e politico di Pagani,
espone quanto segue:
Richiesta d’integrazione alle denunce
presentate in data 18.11.2014, 09.11.2015, 18.04.2016, 15.10.2016, 21.08.2019 alla
Procura della Repubblica di Nocera Inferiore.
Il Dott. Gaito nella veste di
presidente della “FONDAZIONE CARMINELLO AD ARCO” ha fatto pubblica denuncia tramite
la stampa e a quanto mio sapere, anche presso la Procura della Repubblica di Nocera
Inferiore.
Il Dott. Gaito ha dimostrato che
ero nel giusto quando denunciavo il deplorevole, truffaldino e indegno modo di
gestire l’Ente “FONDAZIONE CARMINELLO AD ARCO” da parte del CDA e fra essi
anche il prete Don Flaviano Calenda, soprannominato Business Man.
Il CDA e Don Flaviano all'epoca avevano
tentato di stravolgere la volontà del Conte Pignataro, fondatore dell’Ente “FONDAZIONE
CARMINELLO AD ARCO”, tutto teso per i propri tornaconti e arricchimenti personali
e soddisfare i propri appetiti, senza dimenticare che furono proprio loro a
modificare lo statuto per diventare amministratori a vita.
Quello che mia lascia allibito
di tutta questa vicenda, è il fatto che il promotore di questa infamia gestione,
è un noto rappresentante del clero il “prete Don Flaviano Calenda” già coinvolto
nell’inchiesta giornalistica DELLE IENE SU ITALIA 1, PER LA VENDITA DEI LOCULI
CIMITERIALI A 9 MILA EURO L’UNO CON PREZZI DA STROZZINAGGIO.
Le numerose denunce del
sottoscritto presentate presso la Procura della Repubblica di Nocera Inferiore,
tentava solo di riportare l’onore del Paese e mettere in risalto la pochezza e
nefandezza del prete imprenditore Business Man Don Flaviano Calenda.
Va inoltre rimarcato, che all’epoca
fu presentata ulteriore denuncia alla Procura, in quanto alla fine del mandato
di gestione da parte del prete Don Flaviano, mancavano all’appello del
patrimonio dell’Ente “FONDAZIONE CARMINELLO AD ARCO” opere d’arte e oggetti sacri,
oltre alla vendita di terreni per oltre un milione Euro, più i tanti affitti riscossi.
Il CDA e Don Flaviano, sono gli
artefici della vendita a basso costo degli appezzamenti di terreni, patrimonio
dell’Ente “FONDAZIONE CARMINELLO AD ARCO”.
Qualcuno si domandò e si domanda
ancora, chi fece da intermediario su tale vendita?
Chi fece la cresta su tale vendita?
Quel giro di centinai e centinai
di migliaia di euro a chi sono e a cosa sono serviti?
Il Sindaco è a conoscenza, come
lo siamo tutti, di questa vicenda, perché non interviene immediatamente con una
convocazione del consiglio comunale e con inchiesta ispettiva presso la “FONDAZIONE
CARMINELLO AD ARCO”?
Perché il Sindaco non fa luce su
quanto è successo per appurare tutti i reati commessi dal CDA e da Don Flaviano?
Forse San Michele Arcangelo che
parla con il Sindaco, gli ha suggerito in sogno di non intervenire e proteggere
qualche amico che è coinvolto nella vicenda “FONDAZIONE CARMINELLO AD ARCO”?
I paganesi debbono sapere con
chi hanno a che fare e chi li rappresenta?
Fuori gli speculatori?
Fuori gli intrallazzieri?
Chi sono gli individui che hanno
saccheggiato la “FONDAZIONE CARMINELLO AD ARCO”?
Perché costoro non sono stati
ancora smascherati e allontanati dalle Istituzioni pubbliche?
Pagani e i paganesi debbono
conoscere tutti i nomi degli amministratori corrotti e corruttori che hanno
partecipato all’assalto della diligenza della “FONDAZIONE CARMINELLO AD ARCO”?
Pagani ha bisogno di fatti concreti,
non di un Sindaco che sogna e parla con i Santi.
Concludo, il Don Flaviano Calenda,
visto che, si proclama paladino della Giustizia, facendosi passare per un prete
per bene, dimenticandosi di tutti i reati che ha commesso con gli scandali:
ü “LOCULI CIMITERIALI VENDUTI A 9
MILA EURO L’UNO INCHIESTA DELLE IENE ITALIA1”;
ü “FONDAZIONE CARMINELLO AD ARCO”
VENDITA DI TERRENI E AFFITTI INCASSATI SENZA RENDICONTAZIONE, MENSA DEI POVERI,
CHE SOLO OGGI METTO A CONOSCENZA DI TUTTI I LAVORI FATTI SENZA AUTORIZZAZIONE
DEL COMUNE DI PAGANI;
ü “CHIESA CORPO DI CRISTO” LAVORI
ESEGUITI SENZA AUTORIZZAZIONE DEL COMUNE DI PAGANI E DELLA SOPRINTENDENZA.
Pagani è un Paese sfortunato, i
delinquenti veri ci mettono la faccia e vanno in galera.
Le persone perbene, esempio, amministratori
comunali, uomini della chiesa, sono protetti e venerati dal popolo, Magistratura
e Istituzioni senza essere arrestati, pur sapendo che commettono reati penali tutti
i giorni.
Un Paese che gira al contrario?
La domanda sorge spontanea, perché
la Magistratura e le Istituzioni sono clementi con loro?
Perché non vengono mai arrestarli
anche quando commettono reati in flagranza?
Perché i delinquenti veri devono
pagare per tutti loro?
Questi signori del CDA insieme a
Don Flaviano Calenda hanno commesso numerosi reati penali, presso la “FONDAZIONE
CARMINELLO AD ARCO”, e “MENSA DEI POVERI”, ma nessuno di loro è in galera, anzi
vivono una vita serena in libertà.
Don Flaviano Calenda ha commesso
numerosi reati penali sullo scandalo “LOCULI CIMITERIALI VENDUTI A 9 MILA EURO
L’UNO, COME DA INCHIESTA GIORNALISTICA DELLE IENE ITALIA 1”, anche in questo
caso, nessuno va in galera, anzi il prete vive una vita serena in libertà.
In attesa che la Magistratura faccia
il suo corso e chiarezza su due vicende importantissime, “FONDAZIONE CARMINELLO
AD ARCO” e “LOCULI CIMITERIALI VENDUTI A 9 MILA EURO L’UNO, COME DA INCHIESTA
GIORNALISTICA DELLE IENE ITALIA 1”.
Sono anni che questa Procura di
Nocera Inferiore non ha affrontato il problema chiamato Comune di Pagani?
Quello che dico è acclarato da
atti documentati e non chiacchiere da marciapiede?
Speriamo che questa volta la Magistratura
non si gira dall’altra parte come ha fatto negli ultimi 15 anni.
Mi riservo di costituirmi parte civile nell’eventuale
accertamento da parte Vostra di azioni penali e di danni erariali provocati.
Ai
sensi dell’Art.406, comma 3 c.p.p., di essere informato dell’eventuale richiesta
di proroga delle indagini preliminari, nonché, ai sensi dell’Art.408, comma 2
c.p.p., circa l’eventuale richiesta di archiviazione.
ALLEGO CD ROM CONTENENTE 36
DOCUMENTI
Pagani li, 30/10/2023
Alfonso Giorgio